"Tutti nasciamo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che ci lega inevitabilmente al nostro destino.” — Leggenda cinese
Il progetto nasce nel 2015 dall’intesa emotiva di due donne, la cantante e la pianista, che traducono rispettivamente in versi e musica il loro “mood” malinconico e allo stesso tempo grintoso ed energico. Il tutto è colorato dall’incisività della tromba, dai ritmi cadenzati della batteria e dalla profondità delle note del contrabbasso.
Il loro primo album "L'Inconnue" - la sconosciuta che è in ognuno di noi - è uscito nella primavera del 2016 ed ha ricevuto buone recensioni dalla stampa italiana (La Repubblica, La Nazione, Corriere Fiorentino). Difficile definire il genere ma se è vero che il jazz è ricerca e improvvisazione, pur con molteplici contaminazioni, il progetto può essere inserito nell’ambito jazzistico in senso lato.
La musica tocca le sonorità, i timbri e i colori più disparati: riecheggiano melodie mediterranee con inevitabili richiami alla musica araba e maghrebina. Si muovono i ritmi latini della bossanova e del tango. Non mancano influenze underground legate al funk e all’hip hop, non ultimi il blues e lo swing. L’armonia è variegata, brani modali si alternano a brani tonali, creando atmosfere mai scontate.
I testi, scritti principalmente in francese, lingua dell’anima della cantante parlano della campagna alsaziana, delle persone incontrate durante un viaggio lungo un anno, delle vite complicate e complici di amicizie nate in una Strasburgo invernale irradiata da una luce decisa e bianca come la neve. E ancora, parlano di amori difficili, di una vita, che durano oltre la malattia e l’oblio. Parlano di un padre conosciuto in età senile con tutte le sue fragilità e la sua saggezza recuperata, di una madre piccola e piena di vita che corre, corre in ogni momento del giorno e che ritrova la pace soltanto nelle lunghe passeggiate in collina, alla ricerca di erbe di campo da cucinare. E poi, atmosfere nebbiose del lungo Senna, evocate dalle immagini di un film di Jean Gabin o da un racconto di Maupassant.
line up:
Maria Teresa Leonetti - voce
Manuela Iori - piano, tastiera, cori
Charles Ferris - tromba
Ettore Bonafè - batteria, percussioni
Michele Staino - contrabbasso
Live principali: Cantina Bentivoglio (Bo) - Padova jazz club - U-Percut jazz club (Marseille - FR) - La Sala del Rosso (FI) - Ricomincio da tre (PG) - Marche jazz network (Camerino, MC) - Teatro Miela (Trieste) - Bari in jazz festival - Café Le Bovary (Luxembourg) - Società Dante Alighieri (Luxembourg) - Le Murate Caffè Letterario (Firenze) - Tradizioni Popolari festival (Firenze) - L'Aérogare (Metz, FR) - TUFA cultural centre (Trier, DE) - L'Archiduc (Bruxelles, BE) - De Floeren AAp, (Mechelen, BE) - New Rocky Pompadour, (Bruxelles, BE).